Casanuova di Nittardi, da 35 anni etichette vestite d’artista

Nei giorni scorsi si è tenuta, presso Villa Cora a Firenze, la presentazione della 35esima etichetta artistica di Nittardi. Peter Femfert e Stefania Canali con la loro attività vitivinicola hanno deciso di conservare in modo concreto il profondo legame tra vino, arte e cultura, che da sempre caratterizza la tenuta.

Dal 1981, infatti, artisti di fama internazionale realizzano l’etichetta e la carta seta che avvolge ogni bottiglia del Chianti Classico Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa, rendendole un ambito oggetto da collezione. Nel corso degli anni Nittardi ha collaborato con nomi di grande richiamo, tra cui Emilio Tadini, Valerio Adami, Mitoraj, Eduardo Arroyo, Mimmo Paladino, il pittore Pierre Alechinsky, unico esponente in vita del famoso Gruppo CoBrA, Yoko Ono, Günter Grass, Dario Fo, Alain Clément per citarne solo alcuni. La collezione artistica di Nittardi, consta ormai di 70 opere originali firmate dai più grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea.

Quest’anno è stato il turno del pittore inglese Joe Tilson, icona della Pop Art Inglese, artista silenzioso e visionario è stato, a partire dalla fine degli anni 50, antesignano e protagonista degli “Swinging Sixties” di Londra, destinati a cambiare stile di vita e pensiero nel mondo. Alla fine degli anni 60 trovò un’altra strada, più introspettiva, materica, trasferendosi prima nella campagna inglese, poi sempre più a lungo in Italia.

L’opera di Tilson è un omaggio all’Italia, per Nittardi ha infatti realizzato due opere che esprimono felicemente il suo amore per la Toscana e Venezia.

Dall’etichetta in pastose pennellate di verde e viola sembra fuoriuscire la fisicità dell’uva, la sua pienezza simboleggia la vita, l’antico avvicendarsi delle stagioni culminanti nell’attesa vendemmia. La carta seta è un omaggio a Venezia, agli splendidi pavimenti di marmi, intarsi e mosaici delle sue chiese e dei suoi palazzi.

Casanuova di Nittardi 2015 è un Sangiovese in purezza. Le uve, raccolte e selezionate a mano a metà settembre, provengono da un’unica vigna, Vigna Doghessa, che svetta a 450 m su un terreno, ricco di galestro e alberese. Dopo una lenta e naturale fermentazione in acciaio, il vino è stato messo a maturare per 14 mesi in tonneaux da 500 litri, a seguire qualche mese di affinamento in tini di cemento e 6 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio.

Nittardi nasce nel cuore della Toscana, nelle colline tra Firenze e Siena, nel cuore del territorio di produzione del Chianti Classico. L’eccellenza del vino unita alle più suggestive espressioni d’arte contemporanee convivono da sempre in questo luogo unico al mondo.

Oltre al Chianti Classico “Belcanto”, “Casanuova di Nittardi” Vigna Doghessa e alla Riserva “Nittardi”, ottenuti principalmente da uve Sangiovese, Nittardi, produce il prestigioso “Nectar Dei”, vino principe dell’azienda, il giovane cuvée di Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah “Ad Astra”, entrambi DOC Maremma, e “BEN”, un Vermentino IGT Toscana, primo vino bianco della cantina. L’azienda ha intrapreso il percorso di conversione alla coltivazione biologica, grazie al quale con l’annata 2017 tutti i prodotti di Nittardi, olio extravergine in primis, sono diventati biologici certificati. Tutto questo fa di Nittardi un luogo da scoprire nel cuore del Chianti Classico.

Fonte e Credits: Ufficio Stampa Gruppo Meregalli

 

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