IoBevoCosì: l’anteprima milanese del bere etico

Articolo pubblicato a marzo 2016 su LorenzoVinci.ilgiornale.it (https://bit.ly/2Q6spT9)

Biologico, biodinamico, naturale, 100% di Uva, o semplicemente etico, per me inizia così la seconda edizione di “Io Bevo Così MILANO” l’anteprima dell’appuntamento annuale di degustazione di vini naturali e di territorio che si terrà a maggio, domenica 22 e lunedì 23, presso Villa Sommi Picenardi (Olgiate Molgora-Lecco).

Come sempre in prima linea, chi ai fornelli e chi tra i banchi di degustazione, gli organizzatori e ideatori della manifestazione. Tre giovani, tre amici, tre appassionati di enogastronomia, uniti sia dalla certezza che un vino etico possa, e soprattutto, debba esistere sia dalla convinzione che amare la terra significa innanzi tutto rispettarla, promuovendo il lavoro di piccoli, e sapienti produttori, che nell’era del mercato globale e delle omologazioni hanno scelto di uscire dal coro.

Sto parlando di Andrea Pesce, Vini e Più…Posteria e Caffè di Cantù (CO), Luca Dell’Orto Chef Hotel Ristorante San Gerolamo Vercurago (LC) e Andrea Sala, That’s Wine – distribuzione vini naturali, biologici e biodinamici nelle province di Lecco e Como.

La New Entry

L’incipit l’ho rubato ad una new entry di IobevoCosì, Lammidia di Villa Celiera,un piccolo borgo tra il mare e le colline pescaresi a 700 metri s.l.m., dove due amici dai tempi dell’asilo, Davide e Marco, dopo esperienze diverse si son ritrovati per intraprendere, quello che hanno definito “un folle ma meraviglioso percorso”.

Il 2014 è stata la prima annata ufficiale, Trebbiano e Montepulciano la loro materia prima, vinificazioni non sempre convenzionali, cemento, anfore, contenitori d’acciaio e in vetroresina alcuni dei loro strumenti di lavoro. Ben dodici diversi vini accomunati da un obiettivo comune: bevibilità e salubrità. No solforosa, no filtrazioni e solo lieviti indigeni il loro credo.

Anfora Bianco 2014: 100% Trebbiano d’Abruzzo, macerazione sulle bucce per 5 giorni, affinato in anfora fino a giugno. Agrumato e floreale, con un bel tocco di mineralità.

Bianco Carbo 2014: da un clone di Trebbiano d’Abruzzo la cui buccia in maturazione diventa rosa. I grappoli buttati direttamente in vasca di cemento sigillata per 3 settimane, per far partire in questo modo una macerazione carbonica naturale. Grande freschezza e bevibilità.

Rosso Carbo 2014: Stessa sperimentazione fatta con il Montepulciano d’Abruzzo. In questo caso alla freschezza si è contrapposta un’eccessiva riduzione. Da riprovare con la nuova annata.

Rosh 2015: Montepulciano pigiato come si faceva una volta … semplicemente con i piedi, cui si aggiunge una piccola quantità di Trebbiano per dargli quel po’ di spinta acida insolita in un Montepulciano.

Chiudiamo la serie con la classica nota erbacea e di peperone caratteristica del Cabernet Sauvignon, Dodici Meno Meno 2015, il nome che ogni hanno cambia in base al suo grado alcolico. Alla fredda annata 2014 è stato dedicato il Dieci Meno Meno.

Gli Aficionado

Sempre presenti in tutti gli eventi ufficiali e ufficiosi di IoBevoCosì, non potevano certo mancare alla serata milanese. Si inizia quindi con un bel giro di Vini Pop di Tenuta L’Armonia, il Frizzi POP, la tipica bollicina col fondo rosato da Pinot Nero e Durella, il Bianco POP, una garganega in purezza, floreale, minerale, ma al palato soprattutto fresca e sapida, e il Rosso dell’Armonia da uve Cabernet Franc, Merlot e Barbera.

In alternativa i loro soliti compagni di banco Cà del Vént, gli “Unconventional Franciacorta”, sia con i loro classici Franciacorta Pas Operé Brut Rosé 2011 e Franciacorta Saten 2011 senza solfiti aggiunti sia con il rosso DUEMILAUNDICI Cabernet Sauvignon e il Cellatica Doc Rosso 2013, Marzemino, Barbera Schiava Gentile e Incrocio Terzi assemblati solo dopo una fermentazione malolattica spontanea.

La Toscana vista mare

Maremma, Val di Cornia. Belvedere Di Suvereto! Qui a soli 15 km in linea d’aria dal mare nasce il vino che più ha colpito il mio interesse durante la serata. Il Vigna al Mare 2012 de I Mandorli.

Cabernet Sauvignon in purezza, cresce in una vigna a 280 metri s.l.m. che guarda a Ponente e si gode gli splendidi tramonti sul Golfo di Baratti. Note di spezie e macchia mediterranea, elegante, suadente, complesso. Al palato setoso, armonico con una piacevole nota fresca e tanta sapidità che lo tengono vivo, vigile, dinamico, ma che gli donano allo stesso tempo anche grazia e leggiadria a dispetto del suo corpo.

 

Questi sono solo alcuni dei protagonisti della terza edizione di IobevoCosì. Non ci resta quindi che attendere maggio con trepidazione.

[Photo Credit: Antonio Cimmino]
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