PDV – WineSummer Hits #25 – MASSERIA ALTEMURA, ZÌNZULA ROSÉ NEGROAMARO ROSATO SALENTO IGT

Articolo pubblicato a luglio 2021 su IlProfumoDellaDolceVita.com  (https://bit.ly/3micoQ2)

La penultima settimana con i consigli divini dell’estate de Il Profumo della Dolce Vita si chiude nella Situculosa Apulia, WineSummerHits #25 che ci porta in quel Salento, “Terra sitibonda ove il sole si fa vino”, a metà strada tra il Mar Ionio e il Mar Adriatico ad incontrar Masseria Altemura e il suo ZÌNZULA ROSÉ Negroamaro Rosato Salento IGT.

Masseria Altemura è una delle 11 stelle della galassia del vino della Famiglia Zonin. 4.000 ettari di terreno, di cui circa 2.000 coltivati a vigna, oltre ad altri 500 ettari, di cui 90 vitati, che si trovano negli Stati Uniti, a Barboursville Vineyards, Virginia ed un altro centinaio della Tenuta Cilena Dos Almas. Le tenute sono dislocate nelle sette regioni italiane a maggiore vocazione vitivinicola: Veneto, Friuli, Piemonte, Lombardia, Toscana, Sicilia ed appunto Puglia.

Ed è proprio qui, in un terroir unico, su un terreno in cui dominano terra rossa e candidi bianchi blocchi di origine calcarea, i cui fiumi finiscono negli inghiottitoi carsici, modellato da “Lu sule, Lu mare e Lu ientu”, che nell’anno 2000 prende forma il progetto Masseria Altemura.

La Tenuta, che si estende per 270 ettari, di cui 130 a vigneto e 40 di uliveto, nell’agro del territorio di Torre Santa Susanna e di Oria, nel brindisino, e raccoglie in un unico luogo un’antica Masseria del XVII secolo e una cantina di gusto contemporaneo, circondate proprio dal verde di vigneti e uliveti.

“Fin dal primo sguardo, stregati dalla luce magica di quel luogo, ce ne siamo innamorati – ha dichiarato Domenico Zonin, Presidente di  ZONIN1821, settima generazione di vignaioli-imprenditori insieme ai fratelli Francesco e MicheleTra le mura di questa realtà vi sono gli elementi che riassumono in un’unica dimensione tutte le emozioni che il Salento trasmette. L’istinto ci ha detto subito che qui avremmo potuto realizzare un altro sogno: produrre vini mediterranei di grande personalità”.

Francesco, Domenico e Michele Zonin

Sui terreni dove un tempo crescevano antichi vigneti ad alberello curati e assistiti da una sapiente tradizione contadina sono stati messi a dimora anche dei nuovi filari delle migliori varietà autoctone, per vini che devono raccontare e dar voce alla loro terra d’origine.

Se il Primitivo è il vitigno “principe” della Tenuta, coltivato nelle sue forme più pure per dare origine a vini caratterizzati da una perfetta combinazione di complessità e finezza, capaci di evolvere nel tempo, il suo alfiere più fidato è il Negroamaro, che qui trova differenti espressioni, armonia e complessità olfattiva di rara eleganza se vinificato in rosso, finezza delle sue fragranze e grande mineralità nella sua seducente versione rosata.

Con l’obiettivo di perseguire la strada della qualità totale, l’approccio sia in vigna sia in cantina è tutt’altro che intensivo. Di solito quando si approcciano realtà vitivinicole così grandi, si pensa sempre al massimo sfruttamento del territorio per raggiungere risultati “finanziari” nel più breve tempo possibile, e non sempre allineati a delle logiche di sostenibilità, ne senso più ampio del termine.

Si pensi che si producono in media meno di 5.000 bottiglie per ettaro, infatti la loro produzione arriva a solo 600.000 bottiglie annue. Questo anche perché Masseria Altemura si sviluppa su un modello produttivo sistemico che sceglie di impiegare risorse locali, pone grande attenzione all’utilizzo di energie rinnovabili e valorizza tanto l’ambiente naturale quanto la comunità in cui quotidianamente vive.

Il processo produttivo rispetta la tradizione attraverso l’uso di tecniche naturali che rappresenta la filosofia della tenuta: eliminare le tecniche correttive di cantina limitandosi a utilizzare la sensibilità degli enologi per raggiungere lo stile desiderato dei vini. La vinificazione delle uve rosse si rifà molto alla tradizione pugliese. Vengono eseguite lunghe macerazioni per estrarre tutte le nobili sostanze che da sempre le terre ad alta vocazione viticola del Salento offrono. Nella cantina di affinamento, che ha una capienza di mille ettolitri, i vini rossi maturano in botti di rovere di Slavonia da 60 ettolitri e in tonneaux da 350 litri di rovere francese di Allier.

I vini rosa sono prodotti come se fossero dei grandi bianchi, con la stessa cura e le stesse tecniche agronomiche e di cantina, ecco perché nel loro caso sanno ancora di più di territorio. Il Salento è rinomato per i suoi rosati, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, ma qui si va oltre , ci si rifà ad antichi saperi, il vino rosa già pensato in vigna, solo grappoli delle migliori qualità e rappresentativo di un territorio per un rosé riconoscibile, apprezzato sì da palati esigenti ma alla portata di tutti, e che sia anche “bello da vedere”, come il protagonista di giornata.

ZÌNZULA ROSÉ NEGROAMARO ROSATO SALENTO IGT

Un rosé 100% Negroamaro che celebra lo splendore della costa salentina omaggiando la sua più bella grotta, la Zìnzulusa, tra le più  famose ed importanti grotte anchialine manifestazioni del carsismo costiero italiano situata tra Castro e Santa Cesarea Terme.

I vigneti dedicati a Zìnzula sono caratterizzati da uno strato di terre rosse fini su un banco di pietra calcarea. Al fine di ottenere un rosé di grande qualità, si cerca di proteggere le uve da surmaturazioni e scottature, evitando fenomeni ossidativi, elevata alcolicità e un eccesso in termini di tannini. Il tutto per porre le basi per un rosé di grande acidità, dotato di freschezza e finezza aromatica. Il Negroamaro viene vendemmiato a metà settembre alle prime luci dell’alba. La cosiddetta “lacrima” o mosto di sgrondo si ottiene per effetto della caduta delle uve in pressa, in totale assenza di macerazioni, che permette di estrarre un rosa delicatissimo e di preservare le note varietali più fresche. Il vino che ne risulta fermenta in vasche d’acciaio e sosta sulle fecce fini per circa 4 mesi, prima di un breve periodo di affinamento in bottiglia.

Alla vista si presenta con un rosa tenue e delicato, tendente al cipria, dai luminosi riflessi ramati. Lo spettro olfattivo è ampio, dai raffinati sentori floreali di rosa canina, accompagnati da piacevoli note di amarena e da una speziatura che ricorda il pepe rosa e lo zenzero con un leggero tocco di curcuma. Al palato sorprende per equilibrio e intensa freschezza in un corpo snello, sostenuto da una bella acidità e teso da una vibrante vena sapida. Il sorso scorre piacevole, regalando un frutto croccante, e chiude su un finale di grande mineralità, che stuzzica il palato.

Un vino ottimo come aperitivo, si abbina perfettamente ad antipasti come crudités di pesce, piccoli fritti di mare e di orto, sauté di cozze e vongole, timballi di verdure di stagione, formaggi freschi e a media stagionatura. Ottimo con risotti di mare o di verdure, spaghetti con i ricci, pesce in guazzetto e piatti della cucina internazionale freschi e di buona speziatura come noodles e pad thai | Per gustarlo al meglio servire ad un temperatura di 9° – 11°C in un calice di media apertura per vini bianchi leggeri e di media struttura. Ottimo da bere oggi.

MASSERIAALTEMURA.IT
Crediti Fotografici: Casa Vinicola Zonin S.p.A.

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