VinoNews24 – Appius, il decennale del sogno di vino di Hans Terzer

Articolo pubblicato a dicembre 2023 su Vinonews24.it (http://tinyurl.com/yahucn3t)

Cantina San Michele Appiano celebra il decennale del SuperSüdtiroler Appius voluto da Terzer con una verticale di tutte le annate. L’annata 2019 presentata in occasione del Merano Winefestival.

La verticale del decennio! Tutte in fila le dieci annate di Appius, creazione enoica di uno dei più talentuosi winemaker, Hans Terzer (presidente dei Kellermeister dell’Alto Adige-Südtirol) che nell’anno del decennale e alla soglia delle 50 vendemmie ha ancora intatta tutta la passione per il suo lavoro e la voglia di continuare a sognare come solo un bambino sa fare.

HANS TERZER E IL SUO VINO DA SOGNO

Il suo sogno di vino, il vino da sogno, l’ha cullato per anni, forse già da quel giorno che mise piede per la prima volta nella barricaia di Cantina San Michele Appiano nel lontano 1977, dopo alcune vendemmie trascorse dal suo maestro Herbert Tiefenbrunner. A soli 21 anni approda nella cantina cooperativa dei produttori di Appiano sulla Strada del Vino, il più importante comune vitivinicolo del Südtirol, divenendone enologo e direttore tecnico. Consapevole che per produrlo erano necessarie uve di qualità eccellente provenienti da vecchi vigneti, ha atteso un bel po’ di anni prima di realizzare la sua idea di SuperSüdtiroler con selezioni di punta conferite alla cantina e scelte direttamente da Hans sulla base di criteri sia personali sia oggettivi, ma che rappresentassero il meglio che l’annata potesse esprimere.

Poteva giocarsi un singolo vitigno o addirittura qualche super parcella particolarmente vocata, ma con quasi 400 ettari a disposizione, dislocati a diverse altitudini, decise di scegliere il meglio di ciascuna annata di tutti i vitigni a disposizione, tranne uno, il gewürztraminer.

E pensare che la Weißweinerevolution del Südtirol degli anni ’80 – di cui è considerato l’artefice, portando l’Alto Adige, a competere al cospetto dei più grandi territori vitivinicoli del mondo – era l’esaltazione del monovitigno. Nemmeno molto amante delle micro-produzioni, ovvero vini “fantasma” che vincono un premio e difficili da trovare sul mercato, ma affascinato dall’eccellenza nei grandi numeri. Non a caso una delle linee premium più prestigiose sul mercato è Sanct Valentin, quasi 10 milioni di bottiglie vendute dal 1987, con una produzione annua che supera ampiamente le 500mila bottiglie e con un prezzo a scaffale che sfiora i 40 euro.

l’Appius del decennale presentato da Terzer al MWf
APPIUS, CUVÉE IN EDIZIONE LIMITATA

Invece l’Appius è proprio una cuvée ed in edizione limitata. Ad Hans la scintilla scoccò su un volo per New York, durante uno dei suoi tanti viaggi, deciso nel dimostrare a tutti che a San Michele Appiano erano in grado di fare sempre meglio, spostando ad un livello superiore l’asticella della qualità dei vini prodotti fino a quel momento.

Il nome – radice storica e romana di Appiano – scelto per non dimenticare che in queste zone già dal 500 a.C., prima i Reti e poi i Romani erano dediti alla coltivazione della vite e alla produzione di vino.

Nell’Appius, come dichiarato dallo stesso Hans, troveremo sempre e solo i vini che meglio raccontano l’annata, ma non è detto che questi provengono dalle migliori parcelle in assoluto della cantina. Per la fermentazione alcolica, malolattica (ad eccezione del sauvignon blanc) e maturazione sui lieviti si utilizzano barrique (40%) e tonneau (60%), l’assemblaggio avviene dopo quasi un anno, dopo di che è previsto un ulteriore affinamento per tre anni in tini di acciaio inox, di cui due sulle fecce fini

Fin dall’inizio i quattro moschettieri a bacca bianca protagonisti dell’esclusivo assemblaggio sono stati chardonnay, sauvignon blanc, pinot grigio e pinot bianco. Nel 2011 Terzer ha dovuto rinunciare ad usare il pinot bianco a causa di una grandinata. Da un po’ fa intendere che in un futuro potrebbe utilizzare anche un po’ di riesling, ma in queste prime dieci annate non ve ne è traccia.

il decennale di Appius, il SuperSüdtiroler firmato da Hans Terzer
ETICHETTA TRA DESIGN E WINE COLLECTION

Ogni anno, il design della bottiglia e dell’etichetta vengono reinterpretati in modo unico per enfatizzare l’originalità di questa creazione nell’ambito dell’annata. L’obiettivo è creare una wine collection in grado di entusiasmare gli appassionati di vino.

L’etichetta del decennale di Appius, creata da Life Circus, celebra l’anniversario attraverso un design grafico che ha come punto di partenza proprio il numero 10, presentato in modo affascinante con un gioco di colori, alternando tonalità di oro e platino.

NOTE DI DEGUSTAZIONE

Appius 2010, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (65%), sauvignon blanc (15%), pinot bianco (10%), pinot grigio (10%).

Un intenso dorato impreziosito da luminose screziature verdi. Olfatto poliedrico, note tostate e leggermente vanigliate molto ben integrate con le componenti fruttate (pera, banana, e melone). Un tocco di uva spina, un po’ di zafferano e un dolce agrume sul finale. Sorso netto, verticale, pulito, che conserva una freschezza salmastra ed un’opulenza che con gli anni si è fatta armonica. Un vino in perfetto equilibrio dove finalmente il timbro boisé suona all’unisono con tutto il resto.

Appius 2011, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (33,3%), sauvignon blanc (33,3%), pinot grigio (33,3%).

Molto vivace al naso, si percepiscono profumi di agrumi e pietra focaia, qualche sentore vegetale è ancora ben presente, con presenza di erbe mediterranee, salvia e rosmarino, accompagnati da note di uva spina e bacche di sambuco. Struttura più sottile, sorso cremoso, di carattere, vena sapida in gran spolvero e grande agilità anche grazie ad una nota agrumata di mandarino che si allunga sul finale molto persistente e coinvolgente.

Appius 2012, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (50%), pinot grigio (22%), sauvignon blanc (18%), pinot bianco (10%).

Di un bel colore giallo dorato, limpido e brillante con un’intensità di profumi di bouquet di frutta esotica, come mango, papaia e ananas, a tratti leggermente in su maturazione. Qualche nota evolutiva e la dolce freschezza da agrume candito. Palato ricco, pieno, una freschezza ancora molto evidente che con gli anni non ha saputo trovare fino in fondo il giusto equilibrio con una struttura così importante.

Appius 2013, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (55%), sauvignon blanc (25%), pinot bianco (10%), pinot grigio (10%).

Carico di calore e colore il suo d’oro vestito. Vendemmia abbastanza tardiva, circa tre settimane di posticipo. Seppur presenta una leggera nota di surmaturazione dopo ben 10 anni ha ben preservato acidità, mineralità. Intenso bouquet di frutta esotica (ananas, papaia e passion fruit), un accenno floreale e la freschezza della buccia di agrumi con raffinate note speziate e dolci, vaniglia e noce moscata. Un vino sì fine, fresco e teso, ma anche grasso, rotondo e goloso che stupisce per la sua persistenza, forse il più giovane e longevo tra tutti gli Appius prodotti fino ad ora.

Appius 2014, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (65%), pinot grigio (15%),sauvignon blanc (12%), pinot bianco (8%).

Molto elegante, ma soprattutto dotato di una finezza ineguagliabile. É più diretto, una profondità più accentuata, meno grasso ma con grandi doti di freschezza. Il frutto è ancora fragrante – pera, pesca – una vena speziata dal respiro balsamico. Il minerale della pietra focaia ed una nota fumé lo nobilitano. Il suo lungo sorso, sapido e ben bilanciato è di piacevolezza quasi infinita. Un’interpretazione molto alpina di Appius, l’espressione più mediterranea dell’Alto Adige enoico.

Appius 2015, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (55%), pinot grigio (20%), pinot bianco (15%), sauvignon blanc (10%).

Colpisce per l’intensa ricchezza di profumi, in primis frutti tropicali – mango, kiwi –, poi in successione frutti a polpa gialla – albicocca, pesca –, nuance agrumate e lievi sentori tostati e di tabacco. Un vino ricco, energico, masticabile, al palato un’esplosione di sapori. Possente ma ancora molto dinamico, con una beva fresca e vivace grazie ad una scia balsamica che ne allunga il finale.

Appius 2016, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (58%), pinot grigio (22%), pinot bianco (12%), sauvignon blanc (8%).

Nel calice si presenta con una tonalità di giallo paglierino intensamente luminosa, impreziosita da sfumature dorate che ne esaltano l’aspetto. Bouquet complesso e avvincente, caratterizzato da una pienezza di aromi, precisi e decisi. Emergono nitide note di erbe aromatiche accompagnate da fragranze floreali che cedono il passo a un profilo fruttato elegante, dominato da sfumature bianche e tropicali, e sottili tracce di miele e vaniglia.
Il sorso si distingue per un equilibrio straordinario, sostenuto da una morbidezza di fondo, legata alla concentrazione del frutto, contrapposta ad una freschezza diretta e mineralità sapida, le quali conferiscono una vivacità ulteriore alla bevuta. La persistenza gustativa, molto prolungata, si evolve con eleganza lungo il palato, arricchendosi di sensazioni fumé e speziate che contribuiscono a una finale avvolgente e appagante.

Appius 2017, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (54%), pinot grigio (24%), sauvignon blanc (12%), pinot bianco (10%).

Probabilmente l’annata più difficile in cui si è imbattuto Hans Terzer ma magistralmente interpretata. Nel calice un giallo paglierino molto brillante. Il suo tratto floreale è caratterizzato da fiori gialli (ginestra e tiglio) e fiori bianchi (biancospino e fiori d’arancio), seguito da una componente fruttata, con note agrumate di mandarino e pompelmo, per poi lasciar spazio ad un finale leggermente balsamico. Al palato meno opulenza e più finezza, eleganza, verticalità, vibrante acidità, dinamica tensione. Un Appius che delinea il cambio di rotta della sua stilistica.

Appius 2018, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (52%), pinot grigio (20%), pinot bianco (15%), sauvignon blanc (13%).

Alla vista si manifesta in una tonalità paglierino intenso, attraversato da vibranti screziature verde malva. L’olfatto si dispiega in maniera ampia, energica e notevolmente precisa, offrendo suggestioni mature di frutti esotici accompagnate da note di mela e pera. Si delineano successivamente nuance di agrumi e uva spina, sostenute da un leggero tocco boisé che culmina in un finale avvolgente arricchito da erbe aromatiche, salvia e rosmarino. Al palato, la considerevole acidità conferisce una freschezza dinamica al sorso, mentre si manifesta un equilibrio impeccabile tra una sapidità distinta e una alcolicità sostenuta. Una sinergia di elementi che rende l’assaggio più che soddisfacente.

Appius 2019, Alto Adige DOC
Cuvée: chardonnay (60%), pinot grigio (15%), pinot bianco (13%), sauvignon blanc (12%).

Il colore è un intenso giallo paglierino con riflessi verdeoro. Il profumo è intenso ed energico, con note iniziali di frutta esotica che si evolvono verso un fruttato più fragrante a polpa bianca. Si percepiscono anche note floreali e un accenno agrumato, seguite da sfumature balsamiche e vegetali evocative della macchia mediterranea. Nel finale emergono note boisé e tostate di vaniglia, orzo tostato e tabacco biondo. Il palato presenta un equilibrio impeccabile tra morbidezza e acidità, con la dolcezza del frutto armoniosamente bilanciata dalla freschezza, conferendo alla bevuta una dinamicità raffinata.
Segue la direzione delineata da Hans per il suo Appius negli ultimi anni, caratterizzandosi per una verticalità più accentuata, una intensità acida superiore e una persistenza prolungata. La sua eleganza è curata con precisione, e l’utilizzo del legno mira ad armonizzare la struttura e la sostanza senza compromettere l’identità del vino, che resta riconoscibile come il prodotto distintivo dell’annata e dei vitigni impiegati.

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